@article{Belletti_2019, title={«-Scrivéma / scróiv ancàura». Il lavoro poetico di Giuliana Rocchi }, url={https://www.altrelettere.uzh.ch/article/view/al_uzh-44}, DOI={10.5903/al_uzh-44}, abstractNote={<p>Il contributo prende in esame la poetica dell’autrice Giuliana Rocchi (Santarcangelo di Romagna, 1922 - Rimini, 1996), figura più appartata e meno nota rispetto agli altri poeti santarcangiolesi facenti parte del cosiddetto <em>Circal de’ giudéizi</em>(“Circolo del giudizio”), come Raffaello Baldini e Tonino Guerra. In esso si ripercorrono sinteticamente le principali istituzioni delle sue raccolte dialettali,<em> La vóita d’una dòna</em> (“La vita di una donna”, 1980), <em>La Madòna di garzéun</em> (“La Madonna dei garzoni”, 1986) e il postumo <em>Le parole nel cartoccio</em> (1998). Si sottolinea in particolare come, grazie ad un’iniziale vocazione poetica ereditata dal padre analfabeta, l’autrice sia capace di tramandare in queste opere le voci e le storie di coloro che hanno abitato le contrade del suo paese natale, nel corso di una vita caratterizzata da difficoltà materiali, proteste per i diritti dei lavoratori e scontri con diverse forme di autorità e di potere. Da un lato, la poetessa critica i padroni e i politici, incapaci di comprendere le ragioni degli operai e delle persone comuni, denuncia il mancato rispetto per l’ambiente e per i luoghi naturali dell’infanzia dovuto al cambiamento dei tempi; dall’altro, con una vera e propria volontà di soccorso, canta le vicissitudini dei più fragili, siano essi esseri umani, cose o animali. Dall’analisi dell’opera dell’autrice, si sono potute mettere in evidenza anche le sue riflessioni meta-poetiche, che restituiscono la lucida consapevolezza delle sue scelte stilistiche e del valore civile della poesia.</p>}, journal={altrelettere}, author={Belletti, Gabriele}, year={2019}, month={set.}, pages={1–15} }