Wellington 2013 – Of marriages and happy endings: A reading of Clotilde Masci’s "Vigilia nuziale"
DOI:
https://doi.org/10.5903/al_uzh-29parole chiave:
drammaturghe, matrimonio, Clotilde Masci, lieto fine, Wellington 2013abstract
"Vigilia nuziale" è un dramma di Clotilde Masci (1918-1985) pubblicato e messo in scena nel 1952. La protagonista Cristina, una donna di circa trent'anni, sta per sposare un uomo che conosce appena, figlio del migliore amico di suo padre. Alla vigilia delle nozze, Cristina si accusa del furto di un anello. Dopo che la confessione del vero ladro prova l’innocenza di Cristina, i preparativi per il matrimonio riprendono come se niente fosse successo.In questo articolo metto particolarmente in evidenza l’influenza della cultura popolare degli anni ’50 sulle aspettative dei vari personaggi riguardo all’amore e al matrimonio. In "Vigilia nuziale" Clotilde Masci crea un contrasto fra il lieto fine che i romanzi rosa e i fotoromanzi del tempo promettono alle loro lettrici e la grigia realtà del matrimonio, unica opportunità di acquisire uno status sociale per la maggior parte delle donne, nell’Italia dei primi anni ’50.
##submission.downloads##
pubblicato
2016-02-16
come citare
Cavallaro, Daniela. «Wellington 2013 – Of Marriages and Happy Endings: A Reading of Clotilde Masci’s “Vigilia Nuziale”». Altrelettere, vol. 4, febbraio 2016, pagg. 45-66, doi:10.5903/al_uzh-29.
fascicolo
Sezione
articoli
Licenza
Copyright (c) 2016 Daniela Cavallaro
questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.