Spaces of Female Friendship and Sexuality in Silvia Avallone’s Acciaio and Un’amicizia
DOI:
https://doi.org/10.5903/al_uzh-61parole chiave:
Adolescence, Female Friendship, Space, Closet, Solidarityabstract
This article examines the representation of friendship between adolescent girls in two novels by Silvia Avallone: Acciaio, published in 2010, and Un’amicizia of 2020. After identifying thematic points of contact between the two texts, which include adolescent coming of age, and the separation from parents as a rite of passage, the question of social class, and literary setting, the article focuses on the girls’ intimate friendship, their corporeal performances of sexuality, and their engagement with their surroundings. The adolescent girls adopt spaces of seclusion, or closet spaces (Brown), as a means of playing out the domestic sphere, exploring their sexuality and, ultimately, solidifying their friendship. I contend that in both of Avallone’s novels, the centrality of the adolescent girls’ friendship forms an original and highly engaging narrative strategy, as seen in the writer’s exploration of the intensity of the bond between two best friends, including an acknowledgement of same-sex desire. I posit that the writer’s depiction of female friendship is in part influenced by patriarchal norms, not only in her adoption of the male gaze, but also in that the relationship between the two girls is marked by rivalry, jealousy and conflict, thus undermining what might otherwise be deemed a feminist strategy and the potential for female solidarity (Raymond).
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Questo articolo esamina la rappresentazione dell’amicizia tra ragazze adolescenti in due romanzi di Silvia Avallone: "Acciaio", pubblicato nel 2010, e "Un’amicizia" del 2020. Dopo aver identificato alcuni punti tematici di contatto tra i due testi, che includono il passaggio all’età adulta delle adolescenti e la separazione dai genitori come rito di passaggio, la questione della classe sociale e dell’ambientazione letteraria, l’articolo si concentra sull’amicizia delle ragazze, sulle loro esperienze legate alla sessualità e sul loro rapporto con l’ambiente circostante. Le ragazze adolescenti creano i loro spazi isolati, dei “closet spaces” (Brown 2000), come mezzo per esplorare la loro sessualità nel contesto della sfera domestica, e, in definitiva, consolidare la loro amicizia. Sostengo che in entrambi i romanzi di Avallone, la centralità dell’amicizia tra ragazze adolescenti costituisce una strategia narrativa originale e molto coinvolgente, come si osserva nell’interesse della scrittrice per l'intensità del legame tra due migliori amiche, che comprende il riconoscimento del desiderio omosessuale. Nell’articolo si sostiene però che la rappresentazione dell’amicizia femminile della scrittrice è in parte influenzata da norme patriarcali, non solo nell’adozione di uno sguardo maschile, ma anche nel fatto che la relazione tra le due ragazze è segnata dalla rivalità, dalla gelosia e dal conflitto, minando così ciò che altrimenti potrebbe essere considerata una strategia femminista per rafforzare la solidarietà femminile (Raymond 1986).
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