Margherita Costa a Parigi: La selva di Diana
DOI:
https://doi.org/10.5903/al_uzh-52parole chiave:
Margherita Costa, poesia, Diana, proto-femminismo, sonetto, corteabstract
Poetessa e virtuosa, Margherita Costa esercitò la sua poligrafia in molti generi letterari e pubblicò un considerevole numero di opere ancora oggi poco note. Il contributo vuole indagare la prima opera parigina della Costa, La Selva di Diana, pubblicata nel 1647, all’arrivo dell’autrice nella capitale francese. La Selva, che contiene testi composti nel periodo romano, dunque precedenti al soggiorno francese, avrebbe dovuto costituire il “lasciapassare” per la corte francese, che rappresentava per la poetessa un nuovo inizio. L’opera, dedicata alla principessa sabauda Cristina, sorella del re di Francia, è interamente “al femminile” e ibrida di continuo l’invenzione poetica con l’autobiografia.
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Poet and virtuosa, Margherita Costa practiced her polygraphy in many literary genres and published a considerable number of works that remain little known to this day. The paper aims to investigate her first Parisian work, La Selva di Diana, published in 1647, upon her arrival in the French capital. La Selva, which contains texts composed in the Roman period, therefore preceding the French sojourn, was to constitute her “access pass” to the French court, which represented a new beginning for the poetess. The work is dedicated to the Savoy princess Cristina, sister of the king of France, presents only female characters, in which the Costa continuously hybridizes poetic invention with autobiography.
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